UN FILM CHE VI FARA’ DAVVERO BENE!
Era tantissimo che non vedevo un film così delizioso, intelligente, profondo, ironico. Ci sono così tanti motivi e sfaccettature per amarlo, che chiunque può trovare qualcosa e lasciarsene commuovere. Fa riflettere che pur essendo loro una famiglia di sordomuti, riescono a comunicare meglio di tanti altri. Non è solo il linguaggio universale dei segni, ma è il linguaggio universale dei sentimenti, quello su cui si allineano e riescono a superare conflitti e tensioni, che fanno parte della vita. Aggiungo inoltre le parole della splendida canzone, “Je vol”, il cui significato credo non sia così difficile, nè da tradurre, nè da sentire. Racchiude perfettamente ciò che vorrei dire tante volte, quando parlo del processo del distacco dalla famiglia, come qualcosa di naturale e fisiologico. <iframe width=”560″ height=”315″ src=”https://www.youtube.com/embed/rh5bHR6liqo” frameborder=”0″ allowfullscreen></iframe>
Rebecca Montagnino
Chissa’…… forse anche le famiglie che parlano lingue diverse riescono a comunicare meglio, alla pari dei sordomuti. Potrebbe essere il motivo per cui – secondo le statistiche sono ormai meno i divorzi tra coppie di nazionalita’ diverse rispetto ai divorzi tra coppie di italiani.
Forse e’ influente il fatto che nella nostra comunicazione vi e’ moltissima aggressivita’, molta voglia di sopraffare l’altro anche se solo verbalmente. E’ difficile assistere a un dialogo tra italiani dove non vi sia una offesa (magari camuffata) nei confronti dell’altro, dove il dialogo non sia turpiloquio (come ci insegna la televisione).
Quando si e’ sordomuti o si parlano lingue diverse, bisogna PER FORZA rispettare certe regole basilari della comunicazione. Sono proprio le regole basilari che permettono di evitare in gran parte le derive che portano al litigio (una cosa e’ dire “non sono d’accordo” altra cosa e’ dire “che cazzo stai a di?'”) Quando parli una lingua diversa, meglio ancora se di nessuno dei due, non sempre la padroneggi cosi a fondo da esprimerti come ci si esprime normalmente in italia, ma ti limiti a dire I totally disagree” che non fa arrabbiare l’interlocutore.
Ormai in italia si risponde solo per mettere in discussione quello che sta dicendo l’altro, al massimo si concorda con l’altro ma portando altri esempi ritenuti piu forti per una specie di “padroneggiamento” dell’argomento.
Il comportamento di due che stanno parlando sembra molto simile al comportamento del pizzicarolo che cerca di vendere qualcosa. Ormai sappiamo solo consumare…..