Synchronicità e coincidenze

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A connecting principle, linked to the invisible, almost impercetible, something inexpressible, science insusceptible, logic so inflexible, causally connectible, yet nothing is invincible.

A sleep dance, a dream dance, a shared romance,

Synchronicity Police

Eccola disse quando la vide. Eccolo, si disse lei quando lo vide

E lei non seppe mai se in quel momento la stava pensando, la stava cercando con lo sguardo tra la folla o a la stava menzionando con i suoi amici…Forse era stato un caso.

Quello che seppe e che sentì con distinta certezza, fu che in quel momento le loro anime si erano incontrate. Si domandò allora, quante volte le anime si incontrano al di fuori del rumore della vita, al di là della ragione,

fuori dal recinto della spiegazione.

E quante volte in un giorno le anime del mondo si sfiorano silenti senza mai saperlo e senza mai dirselo.

Quanto conta l’atto dettato dall’intuito, che ci fa voltare e sobbalzare ancora prima che qualcosa colpisca la nostra attenzione. E’ come se già fosse là…

Quanta poca importanza diamo alle coincidenze, relegandole nel mondo oscuro della magia, quando invece, se osassimo inseguire le strade dove ci conducono, avremmo infinite altre strade da cui vedere il mondo e un tesoro prezioso, che ci limitiamo a cercare solo con il lume della ragione.

Non possiamo trovare la saggezza .pensò, perchè la ragione illumina solo un lato della realtà.

Possiamo fidarci di noi se non ci fidiamo di quello che viene da dentro di noi ?

Perchè temiamo di dar voce e seguito alle coincidenze? Se dar loro credito richiede un apparente rischio, mai può esser peggiore di quello di non aver osato inseguirle .

A’ rien faire, on risque de tout regretter–“

Personalmente sono attratta dalle coincidenze e da tutte le manifestazioni di cui parlo in questo post, come sono attratta in fondo e ovviamente da tutto ciò che nasce dall’inconscio…Ad oggi posso dire che quella parte di me continua ad essere una complice assidua, una fedele amica e messaggera.

PAURA E FASCINO DELLE COINCIDENZE . Tutto ciò che è ignoto spesso spaventa, perchè è fuori dal controllo della ragione; tutto ciò che è fuori dall’ordinario è, se ci pensiamo un attimo, anche stra-ordinario…Non a caso per caso in francese si traduce con par hasard, che contiene il concetto di azzardo, quindi rischio,

Io credo che le sole cose sicure in questo mondo siano le coincidenze” , L.Sciascia

A seconda se la paura o la curiosità dominano la nostra vita e il nostro modo di viverla, siamo attratti o respinti dalle cose che accadono senza una spiegazione logica. A tutti è capitato di fare sogni che dopo qualche giorno si avverano o di incontrare qualcuno a cui stavamo pensando, o di vedere un film per caso su qualcosa che ci stavamo domandando. Alcuni leggono questi segnali e si sentono felici come sollevati, altri non li notano, altri ancora li temono. Eppure a posteriori, dubito che nessuno ne abbia mai colto il nesso con la realtà, rileggendovi una sorta di indicazioni, come un allarme o una luce da seguire. Comunque qualcosa che richiamava l’attenzione.

Se le emozioni vengono soffocate, figuriamoci cosa resta dell’intuito…ancora più profondo delle emozioni che perlomeno nascono insieme a sensazioni che ce le fanno contraddistinguere (volendo), La parte istintiva non ha segnali di riconoscimento fisico, perciò viene ancora più respinta e ripudiata come se fosse fuori dal dominio umano, da qualche parte alleggiante nei cieli o nell’abisso degli inferi. O ancora peggio l’ascolto dell’inconscio richiederebbe uno sforzo e un atto di responsabilità…for a nice change!

Ecco perchè quell’atto che chiamiamo coincidenza (con- incidere/cadere assieme), non è altro che un ponte che unisce pensiero e realtà ..

La seguente foto l’ho scattata molti anni fa ad un murales zona Gazometro a Roma, solo dopo ho rivisto l’abbagliante somiglianza tra la figura sul muro e il conducente nella macchina fermo ad un semaforo..

L’INTUITO COME ENERGIA Un tempo l’intuito veniva molto più ascoltato e considerato (pensiamo agli oracoli), perchè come oggi non si viveva in una società permeata di materialismo, non si temeva di essere continuamente giudicati dagli altri e da sè stessi, ma anzi quella parte inconscia rivestiva un ruolo cruciale. Era una sorta di sibilla, che ora viene imprigionata ina forma di trascendenza o misticismo spicciolo. Ci si vergogna quasi di parlarne, figuriamoci di darle ascolto.

Appare evidente rispetto ai sogni ; il segno dello scollamento dall’inconscio si avverte già nella difficoltà di ricordarli, di dar loro un peso o significato, come fossero un film in cui non c’entriamo niente o quando raramente li ricordiamo, sembrano assurdi da decifrare. Il simbolismo onirico è criptato da un bisogno di razionalità gelida e smisurata, così quel lato resta solo oscuro quanto dismesso.

In verità è una fonte di saggezza perchè nasce da una voce profonda all’interno di noi, una voce che se ascoltata e interpretata, affinerebbe nel tempo la conoscenza di noi stessi e del mondo. Quando accadono le coincidenze non sono mai casuali,

Jung ne parlava in riferimento al concetto di sincronicità e sono un esempio di connessione molto profonda.

La sincronicità infatti si riferisce alla coincidenza di fatti che avvengono simultaneamente senza esserci un legame casuale. Sempre Jung infatti aveva esteso il concetto di inconscio personale di Freud ad un inconscio collettivo, in cui ogni uomo appartiene ed è legato all’altro, come al passato storico, dal senso di di umanità.

VIBRAZIONI Noi siamo energia, la nostra coscienza emette delle vibrazioni la cui teoria afferma che a seconda del livello a cui queste funzionano, attiriamo fatti o persone. Esistono pertanto persone con bassi livelli e altre con alti livelli di vibrazione, la fisica quantistica afferma che entriamo in risonanza a seconda del nostro posizionamento energetico. Due cose simili si attirano e si amplificano, due cose differenti pertanto si respingono.

Tesla affermava che Se vuoi scoprire i segreti dell’universo, inizia a pensare in termini di frequenza, vibrazione ed energia”. Pensate al potere trasformativo della musica, tutti voi avrete appurato come l’ascolto di un brano vi abbia cambiato l’umore, talvolta vi abbia persino riallineato o come la presenza di persone con cui siete in forte sintonia non solo vi faccia star meglio, ma vi porta ad avere una comunicazione immediata.

Il nostro inconscio perciò si rivela di nuovo essere un potenziale alleato come un ipotetico nemico; i nostri desideri, le nostre convinzioni creano perciò energia e stabiliscono la nostra direzione. “

Tutto è energia, è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri (e quindi non sulla paura, negatività o sulla malattia, sull’autocompianto o sul vittimismo aggiungerei io per chiarire), e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Questa non è filosofia, è fisica ” A. Einstein

Accade pertanto che restiamo meravigliati quando le coincidenze si presentano, non le concepiamo come qualcosa che in fondo abbiamo provocato noi, attraverso l’energia del nostro pensiero e della nostra sensibilità. Nel tempo ho notato che capitano di più soprattutto a coloro che ci credono, non per fede religiosa, semplicemente perchè costoro hanno maggiormente sviluppato quel lato, non lo temono, lo inseguono semmai e si predispongono attraverso una sorta di apertura percettiva verso il mondo e suoi accadimenti; sono più connessi con loro stessi e con gli altri, perciò più in grado di attivare un’attenzione fluida ma vigile.

Uno degli aspetti infatti fondamentale per aumentarle, risiede proprio nell’apertura mentale, nella capacità cioè di andare oltre, mettendo costantemente in discussione i propri punti di vista e le convinzioni.

Non possiamo vedere infatti ciò a cui non siamo disposti a credere.

ASCOLTARE, LEGGERE E SEGUIRE.

“Più presto attenzione alle coincidenze, più queste si verificano” V.Nabokov

Per attivare maggiormente l’intuito, dovremmo saper leggere quei segnali, quelle coincidenze ( sviluppando quindi un’attenzione e una concentrazione consapevole rispetto a pensieri, segni, emozioni che avvengono fuori e dentro di noi); capire quando ci stanno preservando e quando dovremmo invece inseguire questa voce interiore per saperla dirigere nella vita.

Un altro aspetto che ci apre alla possibilità di captare il nostro intuito e di leggere quei segnali nascosti, sta nello sviluppare uno stato di armonia interiore, aiutandoci anche attraverso la meditazione; possiamo imparare ad ascoltare il nostro Io profondo, entrando in contatto con l’inconscio, oltrepassando le barriere della razionalità.

E’ un atteggiamento che ci aiuta, una volta stabilizzato, a vivere consapevolmente, per riconnetterci all’introspezione senza temerla, evitando che ciò che ci accade, come diceva Jung per non saperlo interpretare, si trasformi in un ineluttabile destino.

“La più grande debolezza del pensiero contemporaneo mi sembra risiedere nella sopravvalutazione esagerata del conosciuto rispetto a ciò che rimane da conoscere.”A.Breton

A forza di forgiarci di cose superficiali e di rincorrere al pragmatismo, abbiamo perso la forza di pensare e e di sentire; questo strato è andato via via scomparendo e laddove bramiamo al controllo della vita, potremmo invece imparare a navigarne l’incertezza, scoprendo la bellezza del mondo e delle sue infinite profondità che altrimenti ci sfugge insieme a quel senso di ricerca che rende magica la vita.

Le coincidenze quindi se sono presenti ovunque e sono fonte di curiosità, di ricerca e di meraviglia, sono legate a quanto siamo in grado e propensi alla connessione. Più siamo capaci di stare dentro, più si palesano fuori. Più ci sintonizziamo, più aumentiamo le risonanze, diventando così noi la nostra Guida interna.

Rebecca Montagnino

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