Onore ed onere: l’assertività

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COSA DEVO FARE PER DIVENTARE PIU’ ASSERTIVO? Smettere di non farti rispettare pur di vivere in pace…perchè quella non è pace, ma passività…e Assumere un atteggiamento mentale assertivo...!

Ma che cos’è un atteggiamento mentale assertivo?

Quante volte mi sento fare la domanda su cosa bisogna/dover fare per ottenere un cambiamento, come se ci fosse una sorta di scheda di allenamento da seguire. Per quanto l’approccio comportamentale afferma che la ripetizione costante di una nuova abitudine alla fine genera un cambiamento, non è raro che nel tempo, da qualche parte, riaffiori quella vecchia di cui non ci siamo sbarazzati. Questo perchè se non si modifica profondamente la parte della personalità che corrisponde all’identità-valori-convinzioni, si prendono solo in prestito comportamenti più funzionali..ma non diventano nostri. Si “finge”, si recita, senza crederci davvero. Nel caso dell’assertività ad esempio accade che si mostra un comportamento in cui legittimiamo all’esterno certi bisogni, ma interiormente la rabbia per l’ingiustizia subita continua a rodere. La nostra mente resta focalizzata sul torto, ci rimurgina e a parole diciamo qualcosa che pertanto non risulta credibile. Non è autentico, come una riproduzione artistica che somiglia al vero, mentre qualcosa dentro stona e ci comunica che non è la copia originale. Allo stesso tempo è vero che la molta pratica permette di capire perchè sia più funzionale cambiare quella parte della nostra vita, vedendo che non accade nulla se osiamo uscire dai soliti atteggiamenti passivi, assaporiamo la libertà di essere noi stessi. A quel punto cambiamo davvero: quando capiamo che il cambiamento è in realtà un miglioramento.

Per questo parlare di comportamento assertivo o di comunicazione assertiva non sempre ha senso: non si tratta di atteggiarci “a”, quanto di sposare un modo diverso di essere al mondo e di relazionarci. Ad esempio: se qualcuno ci chiede come diventare ordinato gli suggeriamo di mettere le cose a posto nel cassetto, se la sua mentalità non cambia nel giro di qualche giorno metterà nuovamente le cose fuori posto, senza rendersene conto. Avrà cambiato comportamento una volta, ma non avrà modificato la mentalità o l’atteggiamento mentale. Su questo gli addestratori di cani l’hanno vista lunga: con i cani non funziona il contenuto delle parole, quanto il tono che esprimono le nostre emozioni: se queste non sono coerenti al contenuto, il cane non obbedisce, non comprendendo il significato, si lascia guidare dalla assertività solo se autentica del suo padrone. Lo stesso avviene con i figli, se traspaiono emozioni discordanti, lo avvertono e il messaggio educativo diventa poco credibile..

“Non sei vero avrebbe detto” K. Stanislavski , “non ti credo”. Il teorico della recitazione teatrale famoso per le sue opere Il lavoro dell’attore su se stesso, Il lavoro dell’attore sul personaggio presenziava alle prove dei suoi attori nel fondo della platea e cercava nella loro interpretazione la verità emotiva: non dovevano rappresentare un ruolo, inscenare l’idea di come dovesse essere quel personaggio, quanto calarsi dentro loro stessi, cercando emozioni autentiche.

L’importanza dell’autenticità nel cambiamento per quanto riguarda l’Assertività è stato ribadito la settimana scorsa in un webinar che ho seguito con la dottoressa Montesarchio. Nel training si insiste sull’importanza di capire e di appropriarsi dei diritti assertivi, riconoscere cioè che si ha diritto ad esprimere i propri bisogni, desideri anche quando questi non coincidono con quelli esterni. Implica il riconoscere di avere il diritto di dire la verità se qualcosa non ci piace, in modo onesto e sincero, senza inventare scuse per cercare di compiacere il nostro interlocutore, assumendoci responsabilità, ovvero onore ed onere. Responsabilità così anche di scegliere consapevolmente se assecondare o meno l’altro, in modo autentico, senza automatismi di compiacimento, e responsabilità infine di accettare un rifiuto senza sentirci offesi o rancorosi.

Ora non è che l’assertività sia la pillola magica capace di agire su tutti i nostri problemi, in grado di ricucire ogni nostra ferita, ma di sicuro è modo di essere fondamentale per lo sviluppo di una personalità sana, integra, solida, autonoma.

COSA SI INTENDE PER ASSERTIVITA’?

Il termine deriva dal verbo inglese to assert= mettere uno schiavo in libertà e significa infatti ESSERE LIBERI DI ESSERE SEMPRE PIù UGUALI A SE’ STESSI, CERCANDO DI ESSERE ONESTI CON SEè STESSI E CON GLI ALTRI (anche quando come abbiamo visto i nostri bisogni non coincidono con le richieste esterne). E’ un modo di vivere in linea con i propri valori, con fiducia, senza pregiudizi ed etichette. Per questo le persone assertive sono più in grado di raggiungere i propri obiettivi, non subiscono gli altri, nè si impongono agli altri, sono essenzialmente aperti proprio perchè in grado di delineare i loro confini. Cercano rapporti paritari e la collaborazione perchè ritengono che tutti siano importanti.

Se fuggiamo dall’essere noi stessi cadiamo in situazioni di vittimismo (passività), non riuscendo a trovare altre vie per autoaffermarci, sviluppiamo ansia, depressione ed infine corriamo un rischio ancora maggiore: quello di vivere una vita non nostra.

E tu in quali campi della tua vita riesci ad essere più assertivo? E in quali ti sneti più bloccato?

In allegato per chi volesse approfondire, sotto trovate un link per una pratica dell’assertività

https://lamenteemeravigliosa.it/tecniche-per-praticare-lassertivita/

Rebecca Montagnino

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