MODELLI D’ISPIRAZIONE

Domenica scorsa sono andata a seguire la conferenza di Salman Rushdie che chiudeva il festival della letteratura. Intanto mi piace sempre andare all’auditorium, è un posto dove ci sono “cose” belle ed è un luogo per me  legato a momenti magici come concerti, mostre, spettacoli di danza. (immaginate le giostre per un bambino, è una garanzia di goduria)

Salman Rushdie non è per me solo uno scrittore straordinario, ricco, pieno, che passa dalla fantasia al duro realismo dell’attualità, è un fiume di culture che confluiscono,  è soprattutto  un uomo che ha rischiato la vita per le sue idee. Ce ne sono pochi oggi o ci sono poche idee da difendere…????

Ero commossa all’idea di vederlo, commossa difronte a qualcosa di solenne seppur molto umile (come lo sono i veri “grandi”); qualcuno che trascende la quotidianeità e porta dentro di sè una parte di mondo. Ci sarei andata in qualsiasi condizione o stato perchè volevo omaggiarlo, almeno in cuor mio, per il suo coraggio, volevo sentire la sua esperienza di esule, avevo fame di ascoltare grandi temi in una grande anima..e spesso mentre parlava, anche “solo” di libri e della loro preziosità, mi sono emozionata profondamente.

A volte , forse abbastanza frequentemente sento la necessità di nutrirmi di grandi anime che sia nei libri o in  grandi film, nell’arte come nell’umanità, che sorpassa i limiti normali, ovvero quelli con cui ci abituiamo troppo spesso a convivere.

Sarà un’idea romantica ma trovo ispirazione nella grandezza per cercare di fare sempre meglio nel mio piccolo.

Mi viene in mente una bellissima frase di Nelson Mandela :” Se non hai niente per cui vale la pena morire, non hai niente per cui vale la pena vivere”…

Grazie Salman Rushdie.