L’ATTESA

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A proposito dell’attesa…

Ci sono giorni  nella vita che aspetti o sarebbe bello che aspettassi ancora con trepidazione; eventi, giornate  particolari che quasi quasi  vorresti non arrivassero subito, (tanto in fondo sai che prima o poi arrivano) …la stessa sensazione forse  che hanno i bambini quando attendono l’arrivo di Babbo Natale o dei “grandi” quando preparano le valigie per le vacanze.  Pertanto quel lasso di tempo che precede l’evento e che definiremo attesa,  va sorseggiato lentamente nell’immaginazione, nell’organizzazione, nella preparazione e  la scenografia mentale che si  costruisce intorno diventa già  di suo, un viverci dentro. Tecnicamente è METTERSI IN STATO

In spagnolo esperar ha il doppio significato di sperare e aspettare; in italiano l’attesa ci fa pensare invece  alla fila alla posta ( e di file in Italia se ne potrebbe parlare per mesi), ma senza speranza. E’ importante perchè il linguaggio in fondo non è che il prolungamento di un concetto. Se manca un significato, manca l’idea.

Le nostre convinzioni, sia quelle limitanti, che potenzianti, sono connesse alle nostre aspettative. Aspettativa significa: “non vedere l’ora” ed “implica un alto grado di certezza , fino al punto di fare dei preparativi o anticipare certe cose o determinate sensazioni”.

Stasera raccontavo ad un’amica come ho festeggiato il compleanno di mia nipote Frida. L’abbiamo portata a Zoomarine. Mi sono persino vestita pensando cosa le potesse piacere, ho immaginato con quali giochi intrattenerla nel viaggio, tanto volevo fosse tutto una sorpresa e una giornata speciale per lei. Non vedevo l’ora di passarci tutto quel tempo, di chiacchierare, giocarci, stare seduta accanto a lei in macchina, osservare il suo visino accendersi per le cose nuove che avrebbe visto.

Ecco è quel “non veder l’ora” che spesso ci manca, è quel leggere l’attesa anche da un altro punto di vista…in fondo se vi chiedessi di pensare a qualcosa per cui non vedete l’ora, cosa provereste? Probabilmente gioia ed entusiasmo.

A volte credo che l’attesa sia stata demistificata, anche quando non necessario, da uno stile di pensiero che quasi ci ha  fatto  sentire in colpa,  solo per il  fatto di  aspettarci qualcosa. ( Vi suona che non bisogna mai aspettarsi niente per vivere felici? Nessuno ci dice mai che ci sono in realtà aspettative fuori dal reale che infatti si chiamano illusioni, e.. aspettative normali e nessuno ci insegna mai soprattutto a distinguerle)

Rispetto  agli spagnoli avremmo perso così con il concetto “sano” dell’attesa, anche la capacità di sperare .e quindi di sognare…

 

 

Rebecca Montagnino

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