L’assertività non è tanto imparare a dire no agli altri, quanto dire si a se stessi
Lavorando sull’assertività c’è un aspetto che trovo sempre più rilevante e che ritengo necessario evidenziare. Si potrebbe definire come coltivare la gentilezza verso se stessi.. Riflettevo sul termine “per piacere”, termine che abbiamo smesso di usare sostituendolo con un “scusi”, anche nelle occasioni in cui chiedere non ha nulla a che fare con lo scusarsi e dimenticando pertanto che un favore è sempre qualcosa di legittimo da domandare, quanto lo è quello dell’altra persona di non esaudire sempre il nostro desiderio. Se ci pensiamo bene significa: “mi fai il piacere?”.
Quando esprimiamo un bisogno, un desiderio, lo facciamo inizialmente centrati sulla voglia di vederlo soddisfatto, pertanto siamo centrati in uno stato di piacere. Chiediamo perciò con gentilezza, ci rivogliamo agli altri carichi di un sentimento di sim-patia per vederlo realizzato. Se ci teniamo dentro questo bisogno, spesso spinti da un conflitto in cui la parte condizionata di noi che ci decentra dal nostro bisogno/desiderio iniziale, per bisogno di approvazione, paura del giudizio, doverizzazioni, sensi di vittimismo, cioè attraverso una serie di voci interiori che vanno contro l’altra parte. Il nostro vero Io come un bambino sa cosa vogliamo, abbiamo solo smesso di ascoltarlo, è la nostra vera essenza, soffocata da convinzioni e condizionamenti che ci hanno allontanato dalla nostra saggezza interiore. Carl Rogers parlava di saggezza organismica, altri teorici cognitivi la definiscono la teoria della mente, tutti intendono comunque quella parte profonda libera dalla necessità di dover essere accettati e dai falsi sè che ci siamo creati. Quando la sopprimiamo, entriamo in uno stato di cattività e quando esprimiamo un desiderio o un bisogno, diventiamo perciò aggressivi. A volte come già detto, questo conflitto non viene consapevolizzato e l’interlocutore si ritrova a fare i conti con un processo nostro interiore di cui è totalmente ignaro.
Succede perciò che condizionati da così tanto tempo, non abbiamo più consapevolezza di quel bisogno o lo sentiamo in modo talmente lieve dal non saperlo percepire, nè tantomeno esprimere o spiegare. Anzi abituati per cultura, educazione o perchè semplicemente rivestiamo un ruolo passivo, soffochiamo quel bisogno, dando voce (o non voce) a quel meccanismo di negazione di noi stessi che usiamo da sempre.
Rimurginiamo dentro facendoci un film su quanto l’altro non voglia soddisfare quel bisogno, su quanto ci viene negato, spesso più immersi in un meccanismo nostro personale che nella realtà dei fatti. L’emotività però come sappiamo registra l’evento percepito come fosse reale e la nostra reazione appare perciò Overacted ed ingiustificata.
Ovviamente in questa sede non mi riferisco a tutti i bisogni che impulsivamente provo se so di avere una tendenza all’egocentrismo o sfumature di narcisismo nella mia personalità, in quel caso dovrò dapprima riappropriarmi anche di un equilibrio tra i miei desideri e quegli altrui, a distinguere tra quello che è un mio diritto e quello che è un mio desiderio. Comprendiamo che saper chiedere in modo chiaro elude la voglia che l’altro elabori una lettura del nostro pensiero e ci rende responsabili di noi stessi.
Per questo imparare ad ascoltarci è davvero importante, recuperare una connessione con le nostre emozioni chiara e consapevole quanto dei nostri schemi di risposta e di ancor prima lettura della realtà. Imparare a rispettarci anche se all’inizio sembra scomodo e difficile, è il modo per chiedere rispetto agli altri, con morbidezza invece che con arroganza. Questo meccanismo di negazione spiega come si passa facilmente dall’essere passivo al diventare aggressivo: se perciò impariamo ad ascoltarci, rispettarci, mettere a tacere la parte bisognosa di approvazione, cogliendo sul momento la richiesta del nostro io più profondo, impariamo la splendida arte di coltivare la gentilezza con noi stessi e con gli altri.
Se vuoi approfondire l’argomento sabato 14 novembre alle ore 10 e venerdì 13 alle ore 21 terrò un webinar sull’argomento : PASSIVO. AGGRESSIVO O ..ASSERTIVO?????? Per maggiori informazioni e prenotazioni, mandami una mail…
Rebecca Montagnino
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