Le vite degli altri…
..bellissimo film che consiglio a chi non l’avesse visto. Il titolo non è solo un omaggio alla sceneggiatura originale e alla bravura dei protagonisti.
Riflettevo in questa settimana che la cosa più bella che mi ha trasmesso mia madre è la libertà dal giudizio degli altri. Non significa che gli altri non siano importanti per me, semmai è il contrario, il loro benessere è diventata la mia mission ( o lo era già quando a 11 anni ho deciso che volevo fare la psicologa?).
Semplicemente mi ha insegnato a pensare alla mia vita con la mia testa, a fare ciò che sento, a portare avanti le mie idee, patendo il minimo indispensabile dei condizionamenti esterni; anche quando queste idee sono scomode o eccessivamente anticonformiste (pagandone sempre il giusto prezzo poi, chiamasi responsabilità).
Il raggiungimento dell’autonomia interiore è la battaglia che conduco da sempre, prima di tutto autonomia di pensiero, cercando di guardare sempre dritto e “oltre”.
Se giudichiamo gli altri, è ovvio che temiamo che facciano lo stesso con noi, la conseguenza è una tendenza paranoica, un piccolo “the big brother”.
Confondiamo l’interesse umano con il pettegolezzo, mentre non sono nemmeno parenti alla lontana.Ci decentriamo, o meglio ci allontaniamo dalla nostra vera natura.. E’ come camminare guardando altrove, prima o poi si finisce per inciampare.
Se barattiamo l’approvazione continua, il compiacere per il quieto vivere (è poi davvero così quieto?) al posto della ricerca della nostra consapevolezza e autonomia, finiamo con il vivere le vite degli altri, le loro proiezioni, bisogni insoddisfatti, paure, manie di protezionismo.
Mi spaventa un pò quando vedo predominare la paura sulla spontaneità, il “si deve” al posto di “ora vorrei..”
Basterebbe che ognuno raggiungesse o cercasse di raggiungere una maggiore soddisfazione in se stesso, cosa che l’autonomia promette e regala. Questa si chiama anche Autostima e sarà argomento di un corso dedicato di una giornata il 9 Marzo (per info vedi la pagina dei corsi).
Reb
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