DESIDERI PER L’ANNO NUOVO.

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Ieri stavo sentendo alla radio radio i desideri degli ascoltatori per il 2014. Che sono in pratica i desideri anche  dei non riadioascoltatori  e sono gli stessi desideri che sentivo nel 2012, nel 2011, ecc..in pratica da quando sono nata…a volte vorrei sentire un desiderio che mi sorprenda, anche piccolo, anche brutto, anche indifferente, ma che sia ORIGINALE, nuovo e preciso…esagero?

In genere le persone chiedono tre cose: salute, serenità, amore e poi va da sè che creare un oroscopo diventi piuttosto facile.

Ammettiamo che è un pò semplicistico? Cosa vuol dire serenità, esser sereni varia da persona a persona e se non abbiamo le idee ben chiare, la serenità rischia di trasformarsi in qualcos’altro, nella noia ad esempio o nella mancanza di stimoli. Cosa intendiamo per serenità, come ce la raffiguriamo e come ci sentiamo quando l’abbiamo raggiunta?

Stessa cosa per la salute, c’è chi vorrebbe avere meno raffreddori, chi vorrebbe meno colesterolo, chi qualcosa di molto più grande. Se non siamo specifici con i nostri desideri, che ritengo siano un tantino importanti per noi, su cosa dobbiamo esserlo di più ?

Vogliamo l’amore? Perchè non l’abbiamo o l’abbiamo ma lo vorremmo cambiare, ne vorremmo di più, di meno, vorremmo  un amore di un altro sesso, di un altro colore? di uno che guarda meno la televisione, di una che non se la prende mai?

Se non c’è la base di partenza, difficile ci sia quella di arrivo. I desideri si realizzano o meglio si concretizzano se diamo loro la possibilità di esser tali. Come la materia hanno mille sfaccettature e quelle sfumature sono essenziali, perchè sono le diversità della nostre personalità a fornirle.

Immaginiamo per un attimo che esista un responsabile della ricezione desideri e che deve smistarli e in caso soddisfarli. Se tutti chiedono la stessa cosa allo stesso modo, se non c’è una descrizione particolareggiata come può barcamenarsi quello sventurato? e noi restiamo senza desideri realizzati …persino i bambini sono più meticolosi nel chiedere i regali a Babbo Natale. Mia nipote non voleva una barbie, voleva la Barbie che canta, con i capelli rosa, il microfono…facile da esaudire…

Se non sappiamo definire cosa vogliamo, come immaginiamo che qualcosa possa accadere, se spendiamo poco tempo per scavare nella testa e carpire quali sono i nostri bisogni, temo davvero che l’anno prossimo daremo la stessa triste, semplicistica risposta.

Se poi ci accontentiamo di rispondere a “cosa vuoi per il 201?4”,  “che sia meglio di questo che sta per finire”, becchiamoci un bel.. “rispetto a cosa?“, in cui si intende che il peggio può sempre venire e che magari ci accorgeremo un giorno, che era il meglio..

AUGURI…

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Una risposta

  1. danilaurora ha detto:

    Sono più le cose che non facciamo a mancarci: quelle che avremo voluto fare e non abbiamo fatto, quelle che abbiamo lasciato correre invece di afferrarle; e quando finalmente ci decidiamo a farle ci sentiamo anche stupidi per non averle fatte prima. “Se l’avessi saputo prima…” è quello che si dice col senno di poi…
    Forse le cose prima di farle, le dobbiamo vederle ma vederle per bene, come se fossero già li…

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