CI VUOLE MOLTO TEMPO PER DIVENTARE GIOVANI
Questa frase di Pablo Picasso è sempre stata una delle mie frasi preferite. Potrebbe sembrare un paradosso, mentre semplicemente significa che per diventare giovani e liberi, aperti mentalmente ed emotivamente, scevri da forti condizionamenti, ci vuole del tempo.
Quando si è giovani non si capisce il valore del tempo e della vita e la più parte la spendiamo dietro cose che negli anni, spesso non ci appartengono più. Bisognerebbe insegnare già da bambini ad usare il tempo per conoscere se stessi ed i propri sentimenti, ma non mi pare ci sia una proposta di legge per inserire questa materia nei programmi scolastici.
La vita è strana in questo senso: quando acquisiamo la saggezza in genere la maggior parte delle esperienze determinanti le abbiamo fatte, le scelte tratte…bisognerebbe come Benjamin Button nascere vecchi per diventare giovani, andare a ritroso e usare tutta la conoscenza del mondo accumulata per vivere al meglio. Purtroppo questo non è possibile.
Oggi la tecnologia sembra velocizzare tante funzioni che prima ci facevano perdere tempo, ma quel tempo guadagnato come lo usiamo? Lo valorizziamo o lo buttiamo di nuovo passando ore a fare zapping, a leggere notifiche? Quanto ne sprechiamo in solitudine e quanto ne passiamo a correre senza riflettere o sentire o imparare qualcosa di nuovo?
Un monaco buddhista diceva: oggi ci vogliono due ore per arrivare a Parigi, ce ne vogliono tante per giungere alla via del cuore.
Ci sono due vie per giungere alla saggezza, la prima è l’esperienza e il significato che le diamo, la seconda è la consapevolezza. Solo questa ci permette di conoscerci profondamente e di conoscere ciò che davvero vogliamo, per poter fare le scelte più confacenti rispetto a quello che siamo..soprattutto ci permette di liberarci da tutti quei pesi e condizionamenti che affollano la nostra vita. Pensiamo troppo al futuro e troppo poco al presente, non considerando che è proprio questo invece a determinare il nostro futuro; la consapevolezza è appunto vivere pienamente nel presente.
Ovviamente consiglio la seconda….
Rebecca Montagnino
Filmografia:
Cambia la tua vita con un click di Frank Coraci, 2006
ll curioso caso di Benjamin Button di David Fincher, 2009, tratto dal romanzo di F.S. Fitzgerald
Leggendo la prima parte di questo post mi è tornato alla mente il romanzo di Michael Ende, “Momo” (http://it.wikipedia.org/wiki/Momo_%28romanzo%29) nel quale gli “uomini grigi” con l’intento di far risparmiare il tempo agli uomini, in realtà glielo sottraggono riducendo la loro vita ad un semplice susseguirsi di azioni ridotte all’osso. La tentazione di risparmiare tempo a volte fa si che il tempo svanisca dietro a meccanismi di cui non è facile accorgersi. La comunicazione tramite internet e i social network permette di accelerare certi passaggi ma poi ci fa perdere effettivamente tempo dietro alle notifiche, alle pubblicità e a tutto il resto con la conseguenza di ritrovarci ad aver passato ore isolati dietro alla tastiera e forse avendo concluso ben poco…
Non per paragonarmi a Picasso ma la mia frase al riguardo e’:
SCUSATE SE NON SONO ABBASTANZA GIOVANE PER SAPERE TUTTO
riferita ad un fenomeno particolarmente fomentato negli ultimi decenni grazie al tentativo di accaparrarsi fin dalla prima votazione i voti di coloro che voteranno per anni. La “propaganda” di questo fenomeno ha trovato terreno fertilissimo nel consumismo dilagante il cui massimo principio e’ quello che “il nuovo e’ sempre meglio del vecchio” che ai giorni nostri viene applicato anche alle persone