ALTROCHE’ REALTA’ AUMENTATA….
Pubblicato da L’Espresso ..”Non sono un esperto, è solo un alibi ipocrita” di Roberto Saviano:
“…negli ultimissimi giorni sono successe cose tremende che hanno messo alla prova il mondo…E su questo per alcuni non dovrei esprimere un’ opinione. Per alcuni dovrei occuparmi di cosa? Forse di mafia e basta.
Rispondo a loro e dico: tutti dovrebbero intervenire su tutto, tutti dovrebbero avere un’idea su ciò che accade, giusta o sbagliata che sia. Ciascuno di voi dovrebbe farlo e tanto più deve farlo chi ha un ruolo pubblico. Noi tutti dobbiamo avere opinioni su ciò che ci circonda su ciò che di importante accade. Noi tutti dobbiamo avere opinioni su ciò di cui la politica discute, non importa quanto complesso sia e quanto lontano tutto appaia al nostro mondo. Non aspettiamo che il pensiero unico ci tolga la possibilità di ragionare, ci tolga la curiosità di informarci e di approfondire per poter dire la nostra. Proporre interpretazioni non significa imporre la propria idea, ma aggiungere tasselli che possono stimolare dibattiti. Esporsi: ecco intervenire significa esporsi e per esporsi ci vuole coraggio. Troppo facile tacere. Troppo facile dire non ne so nulla e quindi tacere. Leggi, informati, capisci ed esprimi la tua opinione. Perché mai poi, sarebbe meglio tacere, per rispettare le vittime? ma siamo davvero sicuri che le vittime preferirebbero il silenzio? e se tacciamo, chi sarà titolato a parlare?”
Quando ho letto l’articolo di Saviano avevo già in mente di scrivere qualcosa. Meglio, sentivo già quelle cose. Solo che gli eventi si sono succeduti in fretta, tremendamente in fretta. Siamo bombardati di notizie terrificanti ogni giorno e probabilmente lo saremo per un po’…. Non trovavo il tempo per elaborare come avrei voluto, era troppo il materiale che arrivava, sentivo le parole banali per descrivere certi drammi… Come scrive Zeruya Shalev “Le parole si vergognano della loro fiacchezza, non riescono a esprimere le emozioni. Nessuna parola può salvare dalla morte, può lenire una ferita, può impedire una tragedia. Nemmeno a descrivere l’entità di una tragedia riesce. “
Gli eventi catastrofici di queste ultime settimane mi avevano fatto riflettere sull’urgenza di prendere una posizione. Attentati, innocenti che muoiono mentre festeggiano la libertà, torture, rappresaglie, folli che prendono al volo il momento storico per agire la loro follia, violazioni di diritti. Cosa ci vuole ancora? Il tutto mentre esplodeva il fenomeno dei Pokemon Go, la realtà aumentata. Non basta quella vera??? Non è virtuale ciò che accade, eppure in sette giorni milioni di persone sono impazziti davanti a questo gioco, vorrei sapere se altrettante si stanno ponendo domande, stanno riflettendo o rivedendo qualcosa che nella loro piccola comoda vita occidentale non è andato e non va…
E’ stato fin troppo facile per il nostro mondo nasconderci fin ora dietro l’alibi della non conoscenza o della difficoltà di farsi un’idea dinanzi alla crescente confusione.
Non pensare, non prendere una posizione perché tanto non si arriva a nulla è un modo di vivere in cui l’Occidente si è crogiolato per troppo tempo, deresponsabilizzandosi solo perché la vita va avanti, trovando mille distrazioni futili. E’ vero non si può pensare sempre alle cose serie, ma nemmeno non pensarci mai. Ieri viaggiavo e notavo come tutti leggevano quei quintali di notifiche FB che spesso sono solo un’ infinita spazzatura e perdita di tempo. Dalla fine delle due guerre la voglia di evasione ha sostituito l’impegno individuale e sociale, non a caso oggi la nostra socialità si esprime con i social dove in teoria abbiamo centinaia di amici, ma in pratica se ci serve una mano le persone che accorrono si possono a malapena contare sulle dita di una mano.
Lasciare la propria inconsapevolezza sfacciatamente illibata non è più concepibile. E’ durato anche troppo, ora quello che accade ci chiama, ci tocca. Le nostre vite comode sono sconvolte ed impaurite perché quello che accade in Europa e quello che accade nel mondo non è più trascurabile, inonda le nostre televisioni e i nostri sogni, accade ad altri ma accade in realtà anche ad ognuno di noi.
Stavolta è necessariamente doveroso elevare il livello delle nostre consapevolezze sia individualmente che socialmente ed anche in fretta.
Come afferma anche Massimo Cacciari,”… l’essenziale dell’antica tragedia consisteva nella catarsi che essa sapeva produrre. Lungi dall’essere la semplice rappresentazione di sofferenze, doveva condurre alla conoscenza della loro natura, così che noi mortali potessimo essere pronti ad affrontarle. Come è possibile non avvertire che questi drammi sono in realtà tante ondate che si vanno abbattendo su ogni nostra antica terra ferma. Da dove iniziare allora se non da noi stessi?”
Dott.ssa Rebecca Montagnino
BIBLIOGRAFIA
Il Dolore, Z.Shalev
L’espresso, ven 22 luglio 2016
“Leggi, informati, capisci ed esprimi la tua opinione”. Ecco credo che nelle parole di Saviano, questa sia la parte fondamentale. Troppo spesso si assiste all’espressione di opinioni senza che esse siano state prima precedute da lettura, adeguata informazione e corretta comprensione degli argomenti di cui si vuole dibattere. Ed allora ad esempio si scopre che ci sono tanti “esperti” di vaccini che non sanno nulla di questi argomenti e pretendono di dettare opinioni che poi finiscono per influenzare chi li ascolta (che a sua volta si forma un’opinione in base a quanto sentito, senza opportuna ulteriore documentazione, perchè tanto chi ha parlato è famoso e quindi degno di attenzione) e si scopre che ci sono migliaia di bambini che non vengono vaccinati…
Oppure persone che ritengono opportuno (sempre sulla base di opinioni espresse dal famoso di turno) obbligare a diete di vario genere (gruppi sanguigni, vegane ecc…)
Poi ci possiamo spostare sull’economia e sulla politica, o sul lavoro… Insomma di “esperti” tuttologi che influenzano la gente ce ne sono a bizzeffe, allora forse prima di esprimere opinioni bisognerebbe essere all’altezza di poterlo fare e prima di farsi influenzare da queste opinioni sarebbe bene acculturarsi un minimo sulla materia altrimenti il rischio è di farsi trascinare come in un gregge di pecore che si muovono dietro ad un cane che abbaia…
Quindi:
se si potesse scegliere tra la realta’ delle stragi e la realta virtuale del pokemon go, cosa scegliereste? molto probabilmente la seconda, e molto probabilmente la maggioranza delle masse mondiali fa la stessa scelta. E QUESTA SCELTA E’ DIREZIONATA DAI TIPI COME SAVIANO destabilizzatori di professione al servizio deelo stato del caos, quel paese che dalla seconda guerra mondiale non ha mai smesso di essere in guerra con qualcuno e che quando finisce una guerra deve iniziarne un’altra. saviano ci tiene a far vedere che la mafia e’ ancora viva (e la mafia ringrazia sentitamente) ma dove stava quando la mafia uccideva e faceva stragi sterminando giudici scortati continuamente ai quali non e’ stato sufficiente vivere blindati?? e saviano ci racconta che deve vivere sotto scorta: Se lui fosse pericoloso per la mafia, lo avrebbero gia’ eliminato, quindi non lo e’. “…..Tutti dovrebbero intervenire su tutto…..” in questa frase si racchiude la fomentazione al caos generale che mira ad una babele ingovernabile dove piu dici cose stupide e piu troverai stupidi disposti a ripeterle, quegli stessi stupidi che non saranno in grado di capire cose intelligenti che quindi non avranno seguaci (questo e’ il bug della democrazia). Se tutti invengono su tutto, CHI STA AD ASCOLTARE????
Chi non si fa direzionare dalla propaganda occulta, si sara’ accorto leggendo le prime due pagine del primo libro di saviano (quelle dove si scandalizzava della presenza nel porto di napoli della piu grande societa’ cinese di trasporti navali) della banalita’ utile solo a fomentare i banali ed a permetergli di erigersi su un piedistallo. Mi piacerebbe che fosse resa pubblica la LISTA DEI POSSEDIMENTI IN ITALIA E ALL’ESTERO di saviano, perche’ molti non lo sanno ma i giornalisti molto spesso ricevono “compensi extra” per portare avanti certe campagne pro o contro qualcuno o qualcosa. In Italia dovrebbero essere resi pubblici gli averi dei giornalisti e dovrebbero essere radiati se non sono in grado di giustificare la provenienza dei loro possedimenti. Ma purtroppo la categoria dei giornalisti e’ una casta ultraprotetta a livello internazionale che qulunque cosa gli e’ permessa, altrimenti le ONG avviano le solite propagande contro la censura e per la liberta di stampa e il diritto dell’informazione (vedi Erdogan).
I media hanno lo stesso compito che aveva tempo fa la religione: far vivere le persone nel terrore dell’inferno in maniera che quelle persone eseguano quello che il santone/televisore richiede senza pensare se sia veramente cosi o se quel comportamento sia richiesto loro per altri motivi.
La televisione – ed in generale i media cosiddetti “mainstream” – oggi occupano esattamente il ruolo che rivestivano i predicatori nelle religioni, predicando i sermoni utili alla nuova religione che ci vede inconsciamente adepti: il consumismo. E’ il consumismo oggi che dice come si deve vivere e qualoi sono i valori, cosa e’ bene e cosa e’ male, quando fare festa e quando piangere, che stbilisce i costumi e le censure, il lecito ed il vietato e tutti noi siamo piu o meno praticanti di questa religione come erano piu o meno praticanti i religiosi dell’italia dei tempi passati.
se il saviano voleva raccontarci la verita avrebbe potuto dire: Il petrolio sta finendo e le energie alternative non sono ancora sufficienti al mantenimento dell’economia. L’economia dei paesi sviluppati crollerebbe senza il petrolio e quindi le economie che sopravviveranno saranno quelle che hanno petrolio a disposizione. Per questo motivo bisogna conquistare per primi i paesi produttori. Ma non si possono invadere altri paesi senza un motivo. Quindi serve una scusa: I primi che avranno una scusa sufficientemente buona saranno giustificati nell’invadere, esattamente come in Libia e in tanti altri paesi petroliferi………
Ci sono tanti problemi nel mondo che fanno piu morti del terrorismo ma di queste non ci preoccupiamo perche’ non ce ne parla nessuno. Ci angosciamo solo quando la televisione ci dice di angosciarci, quindi se vuoi vivere felice cambia canale quando vedi violenza o tragedie e ti accorgerai che tutti i canali mirano solo ad angosciarti o a venderti qualcosa.