Ho letto il nuovo libro di Diego De Silva di recente “Terapia di coppia per amanti”, l’ho trovato come al solito piacevole, esilerante, dissacrante, strafottente e terribilmente pieno di verità, ne passo uno stralcio:
“I vittimisti li ho sempre odiati. Sono dei rivoltatori di frittate, dei volgari opportunisti. Bambini viziati abituati a manipolare la comprensione degli altri per non rispondere delle conseguenze delle proprie azioni. Avessero almeno la sfacciataggine dei negazionisti dell’evidenza, quelli che pure se li becchi a contare i soldi dal portafogli che ti hanno è appena sfilato, dalla giacca, ti dicono che non sono stati loro, esponendosi al rischio di prendersi un cazzotto in bocca.
I vittimisti no. §piagnucolano, frignano, dicono che non è colpa loro, che non volevano, che non sono così (ah no? e come siete?): neanche la soddisfazione di negare quando li stringi all’angolo, sbattendogli in faccia le loro responsabilità. Ammettono, ma non per discolparsi. Investono sull’empatia dell’altro, iniettandole il senso di colpa del carnefice dopo averla spolpata a dovere….”
Soprattutto l’ultima parte credo che sia di in attualità agghiacciante. Sempre di più ci si giustifica come se non ci fosse una capacità anticipatoria di riflettere sulle proprie conseguenze; non solo, si conosce perfettamente la leva emotiva su cui far crollare l’avversario. Più che di sensi di colpa oggi ( che significa letteralmente dolore per aver provocato dolore), sento parlare di paura di subire un “ingiusta” deformazione della propria immagine. E forse, nei casi in cui la consapevolezza è meno labile, il riconoscere di essere ben lontani dal possedere delle normali qualità umane di rimorso. Ci si preoccupa sempre di più, di cosa penseranno gli altri e sempre meno di come staranno gli altri. Se non quest’ultimo, nella misura in cui il benessere dell’altro è fonte primaria del mio di benessere…o quanto fare bella figura presso gli altri è il punto che più mi preme.
Specchio perfetto di una cultura narcisistica.Persino Benigni l’altra sera in tv citava tra i pericoli di crearsi e servire degli idoli, quello di asservire l’idolo del proprio Ego…
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