IMPARARE DAGLI ALTRI..
Mi hanno inoltrato un bellissimo post della Dott.ssa Daniela Chiodi che giro per il piacere di condividere e perchè penso che guardando “fuori- di noi” possiamo sempre imparare tanto..
“Quando i Giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro.
Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello.
Questa tecnica è chiamata “KIntsugi”.
Oro al post della colla. Metallo pregiato invece di una sostanza adesiva trasparente. E la differenza è tutta qui: occultare l’integrità perduta o esaltare la storia della ricomposiozione?
Chi vive in Occidente fatica a far pace con le crepe.
“Spaccatura, frattura, ferita” sono percepiti come l’effetto meccanico di una colpa, perchè il pensiero digitale ci ha addestrati a percorrere sempre e solo una delle biforcazioni: o è intatto, o è rotto. Se è rotto è colpa di qualcuno.
Il pensiero analogico-arcaico, mitico-simbolico invece, rifiuta le dicotomie e ci riporta alla compresenza degli opposti, che smettono di essere tali nel continuo osmotico fluire della vita.
La Vita è integrità e rottura Insieme, perchè è ri-composizione costante ed eterna. Rendere belle e preziose le “persone” che hanno sofferto..questa tecnica si chiama “amore”.
Il dolore è parte della vita. A volte è una parte grande, a volte no, ma in entrambi è una parte del grande puzzle, della musica profonda, del grande gioco. Il dolore fa due cose: Ti insegna, ti dice che sei vivo. Poi passa e ti lascia cambiato. E ti lascia più saggio, a volte . In entrambe le circocostanze il dolore ti lascia il segno, e tutto ciò che di importante potrà mai accadere nella tua vita lo comporterà in un modo o nell’altro. I Giapponesi che hanno inventato il Kintsugi l’hanno capito più di sei secoli fa – e ce lo ricordano sottolineandolo in oro. ”
Dott.ssa Daniela Chiodi..
Io l’ho trovato bellissimo, affine al mio sentire. Stamattina ho sorriso quando l’ho ricevuto, non solo con le labbra, ma con il cuore. Spero farà altrettanto con chi lo condividerà…
Mi è stato inviato pure a me e raccontavo alla persona che l’ha condiviso che è la stessa mentalità con la quale viene trasformata la carta nell’Origami.
Una delle finalità dell’origami è proprio la trasformazione della stessa essenza che acquisisce un nuovo aspetto fisico, ma dentro di se porta quel che è stato prima e quel che inizia ad essere. Evoluzione, trasformazione, cambiaMento.
Trovo interessante l ‘idea di sostituire le crepe con l’ oro. Non tanto perché viene valorizzata la crepa quanto per il coraggio di aver riconosciuto la rottura 🙂