MANCAR-SI

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…Leggendo questo libro, ho trovato queste pagine splendide e volevo condividerle con voi…

“...La gente ha paura di dire quello che pensa. Perchè se ne vergogna. Specie se le capita di farsi delle domande un pò bislacche, ma belle. …vive molto più tranquilla se si associa al pensiero comune , che poi è l’interpretazione ufficiale della realtà, il bugiardino delle relazioni umane. Invece, chi ha pensieri sghembri e si permette addirittura di esprimerli , si complica la vita. Rischia di non piacere. Di essere frainteso o rifiutato. Di offendere addirittura. E’ per questo che le persone nascondono quel che pensano, e in questo modo finiscono per fare quello che non vogliono ( e poi non si piacciono)…

Funziona così anche nell’amore, dove si tace molto più di quanto si dica. Persino nell’amicizia, che dovrebbe essere il luogo dove la parola non conosce inibizioni e divieti. Ci censuriamo continuamente per paura di deludere, offendere, restare soli. Non difendiamo i nostri pensieri e li svendiamo per poco o niente, barattandoli con la dose minima di quieto vivere che ci lascia in quella tollerabile infelicità che non capiamo nemmeno di cosa sia fatta, esattamente.Siamo piuttosto ignoranti in materia d’infelicità, soprattutto della nostra.

E’ per questa reticenza che quando ritroviamo i nostri pensieri nei libri, sembra che ce li tolgano di bocca  con tutte le parole. Allora li rivalutiamo.Ci viene voglia di riprenderceli, di difenderli. In un certo senso, cominciamo a parlare….” ( da “Mancarsi”, Diego De Silva)

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Una risposta

  1. danilaurora ha detto:

    Per mancar-si bisogna anche esser-si. 🙂

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